Piano nazionale Lauree Scientifiche - Triennio "2014-2016"

Unità operativa di Milano Città Studi

                      Laboratori di autovalutazione

           Attività base di autovalutazione


Responsabile del laboratorio: Stefania De Stefano
e-mail: stefania.destefano@unimi.it

Classi a cui è destinato: III, IV e V della scuola secondaria superiore

Numero massimo di allievi partecipanti: gruppo classe.

Modalità di svolgimento: in classe. I docenti interessati sono invitati a contattare la Prof.ssa De Stefano per un incontro preliminare.

Presentazione
L’attività si svolge in analogia con quella del “Laboratorio di Autovalutazione per studenti”, ma non prevede l’intervento di un docente universitario, non richiede che l’insegnante di classe sia tra i coprogettatori del Laboratorio, consente di dedicare all’attività un numero ridotto di ore curriculari.

Periodo ed orario in cui potrà tenersi il laboratorio: non ci sono vincoli.

Breve descrizione dell'attività
Anche questa attività si articola in due fasi volte rispettivamente a sviluppare:
(a)    le competenze matematiche di base;
(b)    le capacità di apprendere (anche dagli errori) e comunicare.

Tenendo presenti gli argomenti  della prova di verifica delle conoscenze di “Linguaggio matematico di base, ragionamento e modellizzazione” proposta per l’iscrizione ai corsi di Laurea Scientifici da con.Scienze-PnLS e la corrispondente tipologia di quesiti (vedere http://testingressoscienzepls.cineca.it/public/syllabi.php?), all’interno del Laboratorio PLS  “Laboratorio di Autovalutazione per studenti” sono state coprogettate (e sono ora a disposizione di ogni insegnante) sei collezioni di quesiti (commentati) omogenei per argomento.

Nella fase (a) l’insegnante somministra una prova formata da 5 quesiti di una stessa collezione (che avrà scelto in base alle esigenze del percorso didattico della classe). Dopo lo svolgimento della prova (che deve durare al più un quarto d'ora), nel resto dell’ora di lezione, ogni studente giustifica per esteso le risposte date e mette in evidenza le difficoltà trovate (per raccogliere questi dati sono disponibili schede che possono essere richieste alla responsabile).
Nella fase (b) le questioni più significative emerse nella fase (a), legate tanto alla disciplina che alla gestione della prova, sono riproposte dall’insegnante e dibattute in classe.
Ogni prova e corrispondente discussione richiede dalle due alle tre ore di attività in classe; si consiglia di proporre almeno due prove in modo che la classe abbia modo di familiarizzarsi con la struttura della prova e il lavoro di analisi successivo.

Cautela. Anche se l’organizzazione “per argomenti” suggerisce l’utilizzo delle prove per verificare l’apprendimento alla fine del percorso formativo corrispondente, questo uso è sconsigliato. Andando a testare conoscenze e abilità la cui acquisizione è recente, qualche esito negativo potrebbe essere legato a un ritmo di apprendimento più lento, ma magari più meditato e quindi destinato a stabilizzarsi meglio e al contrario qualche esito positivo potrebbe essere frutto solo di facilità nella memorizzazione “a breve” di tecniche e tipologie di quesiti. L’interesse di un test di questo tipo consiste nel valutare quanto rimane radicata una conoscenza dopo un periodo sufficientemente lungo e se si sia consolidata in una competenza che possa essere spesa in un contesto apparentemente nuovo.

Il materiale relativo alle attività del laboratorio, formato da 6 file word (uno per ogni blocco di quesiti), oltre ai due questionari riportati nel resoconto sulla prima esperienza del Laboratorio di Autovalutazione per Studenti, può essere richiesto alla Prof.ssa De Stefano

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